Consulenza Pedagogica

“Una vera educazione non può essere inculcata a forza dal di fuori; essa deve invece aiutare a trarre spontaneamente alla superficie i tesori di saggezza nascosti sul fondo.”

                           Rabindranath Tagore, “Aforismi”

“Educare l’uomo vuol dire dargli il senso della “prospettiva”, il senso, cioè, della gioia per le vie di domani.”

A.S.Makarenko, “Il poema pedagogico”, 1928

La consulenza socioeducativa (e/o pedagogica) nasce da una forte richiesta di educazione in ambito sociale, che presenta nuove sfaccettature, come: la prevenzione del disagio e della devianza giovanile, l’orientamento scolastico e lavorativo, il counseling pedagogico, la formazione degli adulti, la risocializzazione, etc.

Il consulente, è una figura di secondo livello che si pone al fianco degli operatori di base, delle organizzazioni e di coloro che si occupano di educazione in tutte le sue forme, (educatori, genitori, etc.), svolgendo funzioni di sostegno, facilitazione accompagnamento dei processi.

Questo ruolo e intervento di secondo livello, si può declinare in: coordinamento, supervisione, consulenza, formazione, ricerca, valutazione.

La consulenza pedagogica in particolare, si pone l’obiettivo di accompagnare nella rilettura della propria realtà. Con Cassani (1987) la funzione della consulenza consiste nella: “instaurazione, gestione, risoluzione di un rapporto tra due entità che decidono di interagire per analizzare e superare uno stato di disagio/bisogno dichiarato”.

In questi termini, la consulenza pedagogica non è solo rielaborazione e consapevolezza, bensì: un aiuto educativo concreto, finalizzato ad affrontare e gestire i cambiamenti, le difficoltà e le insicurezze attraverso un processo di scoperta, valorizzazione e messa in atto delle risorse di ogni persona.

Essa, infatti, non ha fini terapeutici bensì mira ad individuare problemi e possibili soluzioni, si può quindi discutere di quotidianità, di riflessione, di cambiamento, di complessità, di soluzioni pratiche sul versante educativo, “il problema” non è un’entità a sé stante, ma una naturale, e spesso necessaria, presenza del vivere per crescere.

Si promuove, la salute intesa nel suo senso più ampio, ovvero con l’Organizzazione Mondiale della Sanità: benessere fisico, psichico, socio-relazionale ed equilibrio mentale nel rispetto della propria individualità.

Se stiamo attraversando un momento pedagogicamente critico e da un lato, i genitori sono attenti a non ripetere gli errori di chi li ha preceduti e per questo si propongono di instaurare con i figli una relazione diversa, più autentica, nella quale sia possibile interpretare un ruolo sostanzialmente nuovo, dall’altro così come per i genitori: insegnanti, operatori, educatori, animatori e tutti coloro che sono impegnati nei compiti di aiuto alla crescita possono aver bisogno di un sostegno particolare e di un orientamento nella soluzione dei problemi educativi.

La consulenza pedagogica offre quindi la possibilità di concentrarsi su cosa fare, sull’efficacia e sulla competenza. Si tratta di un intervento che consente di leggere la situazione educativa in termini operativi e di attivare capacità e risorse interiori.


“La natura umana non è una macchina da costruire secondo un modello e da regolare perché compia esattamente il lavoro assegnato, ma un albero, che ha bisogno di crescere e di svilupparsi in ogni direzione, secondo le tendenze delle forze interiori che lo rendono una persona vivente.”

John Stuart Mill, “Sulla libertà”, 1859

Professioniste: Dott.ssa Angela Cremaschi e Dott.ssa Gloria Diffidenti